A spasso tra i libri: frasi, passi, gemme...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. SILENCIO.
     
    .

    User deleted


    Di veramente bello c’è soltanto quel che non può servire a niente; tutto ciò che è utile è brutto, perché è espressione di qualche bisogno, e i bisogni dell’uomo sono ignobili e disgustosi come la sua povera e inferma natura.


    Théophile Gautier
     
    Top
    .
  2. SILENCIO.
     
    .

    User deleted


    “Quel giorno proprio non ci stancavamo di parlarci. Anch’io avevo ancora voglia di dirgli tante cose eppure non sapevo proprio più di cosa parlare, che frustrazione strana e dolorosa, così strinsi le labbra e provai a imitare il suo sorriso.”


    Giordano Tedoldi, I segnalati
     
    Top
    .
  3. SILENCIO.
     
    .

    User deleted


    Per me ciò che conta nel mondo non sono le uniformità ma le differenze: differenze che possono essere grandi o anche piccole, minuscole, magari impercettibili, ma quel che conta è appunto il farle saltar fuori e metterle a confronto. Lo so anch’io che a passare da canale a canale l’impressione è d’un’unica minestra; e so anche che i casi della vita sono stretti da una necessità che non li lascia variare più di tanto: ma è in quel piccolo scarto che sta il segreto, la scintilla che mette in moto la macchina delle conseguenze, per cui le differenze poi diventano notevoli, grandi, grandissime e addirittura infinite. Guardo le cose intorno a me, tutte storte, e penso che un niente sarebbe bastato, un errore evitato a un determinato momento, un sì o un no che pur lasciando intatto il quadro generale delle circostanze avrebbe portato a conseguenze tutte diverse.

    Italo Calvino, “L’ultimo canale"
     
    Top
    .
  4. SILENCIO.
     
    .

    User deleted


    "E l'aria è nuova. E tutto, attimo per attimo, è com'è, che s'avviva per apparire. Volto subito gli occhi per non vedere più nulla fermarsi nella sua apparenza e morire. Così soltanto io posso vivere, ormai. Rinascere attimo per attimo. Impedire che il pensiero si metta in me di nuovo a lavorare, e dentro mi rifaccia il vuoto delle vane costruzioni."

    Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila
     
    Top
    .
  5. SILENCIO.
     
    .

    User deleted


    tumblr_mqt8ovEZG61roikbuo1_1280
     
    Top
    .
  6. SILENCIO.
     
    .

    User deleted


    “Ma, in fondo, fa bene pensare che, nonostante tutto, il dolore e l’esasperazione e la frustrazione della nostra esperienza giovanile, nonostante le sofferenze e le bastonate e la precarietà di questi anni universitari; nonostante tutto questo, la vita si rivela ogni tanto come una sottile e delicata vibrazione che raccorda e uniforma il tono di diverse esperienze e diverse storie. In fondo, fa bene pensare che, alla base dei nostri percorsi, scorra una delicata armonia che ci fa incontrare. E che va semplicemente rispettata, anche se dura un attimo.”

    Pier Vittorio Tondelli
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    4,036

    Status
    Offline
    "cos'è quello che chiamiamo “carattere” di una persona? cosa vuol significare?
    la differenza di azione e/o reazione, a parità di libertà o di possibilità, tra un cervello e un altro.
    una combinazione tale da far reagire in modo diverso alle stesse sollecitudini.
    un’onda "

    richard feynman
     
    Top
    .
  8. emma*
     
    .

    User deleted


    «Vengo, con la presente, a te, per chiederti formalmente di esentarmi d’urgenza
    dal comunicare, con te, per telefono (io non posso battere zuccate disperate,
    contro il primo muro che mi trovo a disposizione, ogni volta, capirai,
    appena mollo giù il ricevitore):
    (perchè, mia diletta, io non saprò mai separare, stralciandole,
    le tue parole, a parte, dai tuoi gomiti, dai tuoi alluci,
    dalle tue natiche, da tutta te) (da tutto me):
    sola, la tua voce mi nuoce».


    Edoardo Sanguineti, Scartabello XLVII
     
    Top
    .
  9. SILENCIO.
     
    .

    User deleted


    Allora, il buon Medardo disse:
    - O Pamela, questo è il bene dell’essere dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo, Pamela, sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, Pamela, imparerai a soffrire dei mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro.

    Italo Calvino, da Il visconte dimezzato
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    4,036

    Status
    Offline
    "credo di essere vecchio. non è tanto il mio aspetto ad esser cambiato, quanto la mia vita, le mie abitudini. quando ero giovane, in un tempo così lontano che a stento lo ricordo, percorrevo senza fatica grandi distanze, m’inebriavo del vento e sfidavo il mare senza paura .Ora non faccio che percorrere ogni giorno la stessa breve strada. Andata e ritorno. Al mio fianco ci sono altri uguali a me. Altrettanto vecchi, suppongo. All’inizio ci salutavamo, scambiavamo qualche parola. Ci raccontavamo di quando eravamo giovani, e le nostre vite erano vivaci e avventurose. Ora non parliamo quasi più, perché quando si è sempre gli stessi, si sa tutto gli uni degli altri e si è certi che ci si rivedrà poco dopo, allora diventa superfluo anche il saluto. Partiamo insieme, torniamo insieme, ognuno per la sua breve strada. Siamo tanti, ma siamo soli. Non so nemmeno più se sia la mia propria volontà a farmi muovere, oppure qualche forza esterna. La forza dell’abitudine, o qualcosa di simile. Così vado e torno, per la mia strada breve e sempre uguale. A volte mi sembra di percorrerla anche più volte al giorno, senza rendermene conto. Forse ora ho capito, non sono vecchio, né sono mai stato giovane. Nemmeno in quell’altra mia vita, quella che ora mi sembra felice, quando credevo di essere io a decidere la mia strada; invece erano il vento, la corrente,e le mani delle donne che mi accoglievano o scostavano indifferenti . Eppure quelle traiettorie leggere e volubili mi davano l’ebbrezza della libertà, mentre attraversavo oceani e deserti. O forse erano spiagge e pozzanghere. Non ho mai avuto il senso delle proporzioni, né del tempo. Per questo trovo ridicolo che sia io ora a scandirlo. E’ passata un’altra ora, o giorno, o forse anno. Un’altra unità di tempo, e si riparte. Ecco, non sono giovane né vecchio, forse non sono nemmeno vivo. Eppure credo di essere eterno, o quasi. Misuro il tempo della vita degli altri.
    Nessuno penserebbe mai che un granello di sabbia in una clessidra possa avere dei ricordi"

    R.Montincelli
     
    Top
    .
  11. SickGirl
     
    .

    User deleted


    Osservo che il dolore abbrutisce, intontisce, schiaccia. Ogni tentacolo con cui una volta sentivo, provavo e sfioravo il mondo, è come troncato e incancrenito al moncone. Passo la giornata come chi ha urtato uno spigolo con la rotula interna del ginocchio: tutta la giornata come quell'istante intollerabile. Il dolore è nel petto, che mi sembra sfondato e ancora avido, pulsante di sangue che fugge e non ritorna, come da un'enorme ferita. Naturalmente, è tutta una fissazione. Dio mio, ma è perché sono solo, e domani avrò una rapida felicità, e poi di nuovo i brividi, la stretta, lo squarcio. Non ho più fisicamente la forza di star solo. Una volta sola mi è riuscito, ma ora è una ricaduta e, come tutte le ricadute è mortale.

    Cesare Pavese - Il mestiere di vivere
     
    Top
    .
  12. SickGirl
     
    .

    User deleted


    Siamo nudi. Ci colpiamo l'un l'altro con una cintura. Diciamo a ogni colpo: "non fa male." Colpiamo più forte, sempre più forte. Passiamo le mani sopra una fiamma. Ci incidiamo una coscia, il braccio, il petto con un coltello e versiamo dell'alcol sulle ferite. Ogni volta diciamo: "non fa male." Nel giro di poco tempo non sentiamo effettivamente più nulla. È qualcun altro che ha male, è qualcun altro che si brucia, che si taglia, che soffre. Non piangiamo più. Quando nonna è arrabbiata e grida, noi le diciamo: "smettetela di gridare, nonna, picchiate invece!" Quando ci picchia, le diciamo: "ancora, nonna, ancora! Guardate, porgiamo l'altra guancia, com'è scritto nella bibbia. Colpite anche l'altra guancia, nonna." Lei risponde: "andate al diavolo, voi, la vostra bibbia e le vostre guance."

    (Agota Kristof - Trilogia della città di K.)
     
    Top
    .
56 replies since 1/5/2013, 07:04   3229 views
  Share  
.